Sembra proprio sia iniziata l’estate. Nel cielo di Monza è previsto tempo sereno sino a domenica, quando la pioggia laverà l’atmosfera. Previsti temporali nelle giornate di lunedì e martedì, quindi sole e cielo sereno almeno sino a venerdì.
L’alternarsi di pioggia e sole contribuiscono all’esplosione della natura e conseguentemente alla diffusione dei pollini nell’atmosfera; è consigliabile continuare il trattamento in atto secondo la prescrizione fornita in sede di visita.
In questo periodo il polline più rilevante rimane quello di graminacee. Sono anche in fioritura la Plantago Lanceolata (Lanciuola) e la Parietaria, con concentrazioni significative di quest’ultima. Fanno la loro comparsa i pollini di Oleacee (Olivo). Stabili le spore di Alternaria.
Segnalo, per chi si reca nelle località di montagna e fosse allergico ai pollini di Castagno, che il Castagno è in fiore.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
“Finalmente – dicono i pazienti allergici – la pioggia sta lavando l’atmosfera e così diminuisce la mia allergia”. Ma non sempre l’attesa pioggia è capace di ridurre i sintomi nell’allergico.
In particolare un violento acquazzone o un temporale , accompagnati da una repentina variazione dell’umidità dell’aria, sono in grado di aumentare la dispersione nell’aria delle molecole allergeniche contenute nei granuli pollinici con conseguente peggioramento dei sintomi nel paziente allergico.
Cosa fare quando è in arrivo un temporale?
- La prima cosa è verificare quanti e quali pollini ci sono nell’ambiente dove siamo (consultare i diari pollinici)
- Evitare, se possibile, di stare all’aria aperta prima e durante il temporale.
- Proteggere le vie respiratorie, se non con una mascherina almeno con un fazzoletto.
- Assumere i farmaci prescritti dallo specialista allergologo
IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ANTI-ALLERGICA o VACCINO ANTIALLERGICO
Quando si apprezzano i primi benefici del vaccino?
Una volta iniziato il ciclo di immunoterapia, sia esso per via sublinguale o sottocutanea, si potranno verificare i primi benefici già nella prima stagione. È da tenere presente, come già detto in precedenza, che un ciclo completo dura al minimo 3 anni. Dopo aver iniziato il vaccino, la terapia farmacologica “classica” (antistaminici, cortisonici, vasocostrittori, etc.) viene mantenuta almeno per le prime due stagioni.
La finalità della terapia con il vaccino non è sperimentarne l’efficacia, ma la guarigione del paziente. Il vaccino è semplicemente un’ arma in più che si affianca alla terapia farmacologica. Nella maggior parte dei pazienti il risultato finale, dopo 3-5 anni di terapia è l’assenza di sintomi significativi e la riduzione o non assunzione di farmaci sintomatici.
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.