In allergologia le terapie, come le manifestazioni, sono molteplici. Qui tratterò solo la terapia per congiuntivite, rinite, [oculorinite] causate da inalanti (pollini, polveri, derivati di animali ecc.). L’importanza dell’identificazione dell’allergene, verso cui il paziente è allergico, è il fondamento della corretta terapia. Dire “Allergene verso cui il soggetto manifesta i sintomi” vuol dire che l’allergia non coincide semplicemente e necessariamente con la sensibilizzazione verso un determinato allergene, ma alla manifestazione dei sintomi in presenza dell’allergene. Più complesso da capire, per i non addetti ai lavori, è che il meccanismo sotteso, la patogenesi, è immunologica e il tipo di meccanismo è quello che coinvolge le IgE [veniva detto anche: meccanismo IgE mediato]. Questo sottolinea che, ad esempio, non tutti i raffreddori sono di natura allergica.
La prima terapia nella patologia allergica consiste nel ridurre o eliminare l’esposizione all’allergene. In questo sito troverete degli appunti per ridurre l’esposizione ai pollini a gli acari ecc. Altro passo importante per l’allergologo è quello di capire se i sintomi sono intermittenti o persistenti, ed individuare il grado di gravità: lieve, moderato-grave.
Per un approfondimento consiglio di leggere le linee guida ARIA, in quanto i comportamenti terapeutici cambiano a seconda che i sintomi siano intermittenti lievi o moderati-grave intermittente o lieve persistente o moderato grave persistente. Nelle forme lievi intermittenti possono essere sufficienti gli antiistaminici di seconda generazione o i vasocostrittori nasali.
Se i sintomi sono moderati-gravi vi è l’indicazione della immunoterapia specifica. Il vaccino non esclude le altre terapie: si aggiungeranno poi altri farmaci secondo necessità come steroidi nasali, antileucotrieni. Come viene effettuata la terapia antiistaminica e la terapia steriodea sarà illustrata in un’altra sezione.