Come richiestomi, riprendiamo oggi a parlare delle allergie alimentari, o meglio del capitolo più ampio che chiameremo “Reazioni avverse agli alimenti”.
AVVERTENZA
Conoscere queste informazioni può chiarire l’origine di sintomi prima inspiegabili o sottovalutati e/o prevenire eventi spiacevoli che possono verificarsi in qualunque momento della vita. Rivolgendovi ad un allergologo, riceverete tutte le informazioni e le indicazioni necessarie su come è bene comportarsi in questi casi. Ma nulla potrà sostituire la vostra attenzione e perspicacia. È importante tenere conto che nuovi sintomi allergici possono comparire in qualunque momento della vita.
INTRODUZIONE
Le prime osservazioni conosciute sui disturbi legati all’ingestione del cibo sono molto antiche. Ippocrate (460 a.C. – 377 a.C.) aveva già osservato che l’ingestione di latte vaccino può provocare turbe gastriche, orticaria e cefalea.
Lucrezio (98 a. C. – 55 a.C.) affermava che quello che per un individuo è cibo, per un altro può essere veleno.
Paracelso (1493-1541) sosteneva che tutto è veleno, nulla è veleno. È la dose che determina la velenosità di una sostanza.
L’argomento, pur studiato da anni, è tra i più difficili da trattare, perché, alla complessità e alla scarsa conoscenza scientifica, si aggiunge una grande disinformazione sul significato dei termini. Essendo questo blog indirizzato prevalentemente a informare i pazienti affidatimi, cercherò di illustrare il problema parlando delle reazioni avverse agli alimenti, chiarendo da subito che tra le reazioni avverse ai cibi le forme allergiche rappresentano una bassa percentuale.
La mia presentazione non partirà dal sintomo, cioè dal disturbo che manifesta il paziente, ma dalle cause.
Seguendo una classificazione internazionale, le reazioni avverse agli alimenti saranno suddivise in:
-Allergiche
-da intolleranza
-da tossicità
-da ipersensibilità.
Spesso i pazienti mi chiedono informazioni riguardo l’attendibilità di un test rispetto ad un altro. Questo capitolo, che è forse quello che mi sta più a cuore, riguarda gli esami in grado di studiare il problema e qui ne sentiremo “delle belle”.
N.B. Le nozioni presenti in questo testo provengono dalla letteratura scientifica e da documenti ufficiali del Ministero della Salute.