LA SEGRETERIA RIPRENDE L’ATTIVITA’ DAL 30/08/2023 – BUONA ESTATE
Pollini e meteo dal 18/03/2023 al 25/03/2023
Pollini
Sono attesi aumenti di polline di Cipresso e Nocciolo sino a fine settimana quando, il previsto abbassamento delle temperature, dovrebbe portare a una riduzione dei pollini.
Nelle fotografie sono visibili amenti di Nocciolo
Meteo
Nei prossimi giorni, grazie all’ alta pressione, avremo tempo stabile. Si prevede, nel corso del fine settimana, un abbassamento delle temperature per l’arrivo di aria fredda (Direzione EST intensità media 10 nodi pari a 18 Km/h).
Per sabato, a Monza, sono attese temperature massime attorno agli 8 gradi, mentre le minime si riposizioneranno sotto lo 0.
Attenzione
La terapia nell’allergico non consiste semplicemente nell’assumere determinati farmaci. Cardine della terapia antiallergica è quella di evitare il contatto con gli allergeni ai quali si è allergici. È opportuno che Il paziente allergico rilegga spesso e applichi le indicazioni che si trovano a questo link.
È interessante e utile osservare gli alberi nei giardini, nel parco cittadino o nei luoghi dove vi trovate. Le immagini rappresentano arbusti di Nocciolo che, in luoghi particolarmente soleggiati e riparati possono già fiorire, mostrando i propri amenti ricchi di pollini.
4 Quali sono le allergie che si possono trattare con il vaccino?
La rinite persistente o grave: da pollini, da acari della polvere di casa, da peli di animali, da muffe.
La terapia specifica ha comunque un’influenza su congiuntivite ed asma riducendone i sintomi. Molti studi sono concordi nell’affermare che il vaccino effettuato per la rinite prevenga lo svilupparsi dell’asma.
Oltre ai vaccini per inalanti ci sono vaccini per l’allergia alle punture di imenotteri (api e vespe) e Nichel, mentre non esistono attualmente in commercio vaccini per l’allergia alimentare.
2 Pollini e meteo dal 09/02/2023 al 16/02/2023
Le temperature relativamente miti favoriscono la presenza di concentrazioni significative di polline di Cipresso, Nocciolo e Ontano.
Le temperature sono in lieve aumento, con massime di 16 °C ma minime ancora attorno allo zero.
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
Non tutti i farmaci antiallergici sono uguali. È quindi sempre importante riferirsi a quanto illustrato dal medico in sede di visita.
IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ANTI-ALLERGICA o VACCINO ANTIALLERGICO
In questi giorni, le pazienti in procinto di assumere le prime dosi di vaccino di polline di graminacee, mi hanno posto nuovamente alcune domande.
Si può iniziare il vaccino in gravidanza?
Non c’è nessuna controindicazione assoluta all’assunzione dei vaccini antiallergici in gravidanza. Tuttavia, non sapendo quali effetti collaterali può ingenerare il vaccino, pensando soprattutto alla formulazione iniettiva sotto cute, non si inizia una immunoterapia specifica se si è in gravidanza.
Si deve sospendere, se ci si scopre in gravidanza?
Il problema può porsi quando si è già iniziata la somministrazione del vaccino e ci si scopre in gravidanza.
Direi che, se il vaccino antiallergico è già stato intrapreso e non ci sono stati effetti collaterali, può essere continuato in tranquillità non essendo descritti in letteratura effetti della vaccinazione anti allergica sul nascituro.
1 Pollini e Meteo dal 2 al 9 febbraio
Continua, in queste settimane, la diffusione dei pollini stagionali (Nocciolo, Ontano, Cipresso).
Sono anche segnalate basse concentrazioni di pollini di Olmo e Pioppo.
Il tempo sereno e i venti moderati di questi giorni hanno facilitato la diffusione dei pollini anche in città, causando, nei pazienti particolarmente sensibili, sintomi allergici.
NON TUTTI RICORDANO CHE … Oltre ai pollini presenti in atmosfera, ci sono altre situazioni che espongono gli allergici ai pollini?
Spesso, senza volerlo, ci introduciamo i pollini in casa. Questo si verifica ad esempio, quando acquistiamo delle composizioni floreali che contengono, in questo periodo, amenti di nocciolo, ontano ecc.
Perché è necessario, per l’allergico, conoscere a che polline è allergico?
Se si ha raffreddore o asma causati dai pollini, è importante conoscere a quali pollini si è allergici. In questo modo si possono seguire le informazioni dei diari pollinici relativi alla residenza o al luogo dove ci si trova e programmare le vacanze in luoghi e in periodi dove non ci sono i pollini verso cui si è allergici. Di conseguenza non solo si assumeranno i farmaci in maniera tempestiva e corretta, ma si potranno mettere in atto, in maniera ottimale, tutti i consigli dati in sede di visita e riportati in questa rubrica e riassunti sul mio sito.
Quali le terapie per il raffreddore allergico?
Il trattamento principe in allergologia è l’allontanamento dall’allergene (vedi consigli).
Quando ciò non fosse possibile si deve ricorrere ai farmaci sintomatici (antistaminici, broncodilatatori, vasocostrittori, steroidi, immunosoppressori ecc) e/o al trattamento specifico o vaccino.
Poco è cambiato dal punto di vista concettuale da quando i pionieri di questa terapia l’hanno messa in pratica.
- Curtis nel 1900 eseguì il primo tentativo di desensibilizzazione con il polline di Ambrosia.
L.Noon e J. Freeman, nel 1906 trattarono i pazienti contro i pollini di graminacee.
Il metodo L.Noon e J. Freeman, valido ancor oggi, consiste nel somministrare in quantità ridotte, ma crescenti, l’allergene responsabile delle manifestazioni allergiche.
Gli esiti clinici, fin da subito favorevoli, furono pubblicati sulla prestigiosa rivista “The Lancet “e portarono a un’utilizzazione estesa dell’ITS nella sua forma sottocutanea (SCIT) per tutto il Novecento, nonostante le scarse conoscenze scientifiche dei meccanismi immunologici.
Accanto alla somministrazione classica sottocutanea (sc), negli ultimi 30 anni sono state sperimentate altre vie di assunzione: orale, inalatoria e ora sublinguale.
La via di somministrazione sc, con iniezioni praticate nel sottocute del braccio, è ancora praticata diffusamente anche se, alcuni specialisti, la riservano per allergeni particolari (veleno di imenotteri, allergeni rari, ecc).
Oggi, visto che è stato dimostrato che i risultati sono sovrapponibili, la terapia sc viene via via soppiantata dalla somministrazione per via sublinguale.
Pollini e meteo dal 17/04/2022 al 19/04/2022 e Buona Pasqua
Buona Pasqua
I pollini più significativi, in questi giorni, sono quelli del Frassino (oleacee). In diminuzione Nocciolo (corilacee), Ontano (betulacee) e Pioppo (salicacee). I diari e le previsioni indicano diminuzione di polline di Cipresso (cupressacee). Le concentrazioni totale di polline sono e rimarranno comunque elevate. Si segnala l’inizio della fioritura della Betulla e delle graminacee.
Meteo.
Da mercoledì 20 sono attese piogge che dovrebbero protrarsi per più giorni con contemporaneo calo delle temperature
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
“Finalmente – dicono i pazienti allergici – la pioggia sta lavando l’atmosfera e così diminuisce la mia allergia”. Ma non sempre l’attesa pioggia è capace di ridurre i sintomi nell’allergico.
In particolare un violento acquazzone o un temporale , accompagnati da una repentina variazione dell’umidità dell’aria, sono in grado di aumentare la dispersione nell’aria delle molecole allergeniche contenute nei granuli pollinici con conseguente peggioramento dei sintomi nel paziente allergico.
Cosa fare quando è in arrivo un temporale?
- La prima cosa è verificare quanti e quali pollini ci sono nell’ambiente dove siamo (consultare i diari pollinici)
- Evitare, se possibile, di stare all’aria aperta prima e durante il temporale.
- Proteggere le vie respiratorie, se non con una mascherina almeno con un fazzoletto.
- Assumere i farmaci prescritti dallo specialista allergologo
IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ANTI-ALLERGICA o VACCINO ANTIALLERGICO
Cosa succede se salto qualche dose di vaccino?
Il successo del trattamento immuno-specifico (il vaccino) dipende da diversi fattori. Nei diversi studi scientifici consultati, riveste una particolare importanza la dose totale di vaccino che è stato somministrato al paziente. Dimenticarsi una dose è possibile e forse ininfluente sull’efficacia del vaccino, ma dimenticarsi sistematicamente di assumere il vaccino ci porta all’insuccesso.
Cosa devo fare se, nel caso dell’immunoterapia specifica (vaccino) sublinguale, un giorno mi dimentico di assumere una dose di vaccino?
Nel caso della dimenticanza di una dose direi che non ci si deve preoccupare. Non si deve prendere nessun provvedimento. Anche nel caso in cui l’assunzione del vaccino sia interrotta per più giorni, ad esempio per sopraggiunta febbre, non è necessario ritornare alle dosi crescenti iniziali.
Infine tutti sembrano d’accordo che è inutile raddoppiare la dose per recuperare la dose perduta
Pollini e meteo dal 19/03/2022 al 23/03/2019
Rieccoci in primavera, nonostante il tempo sereno l’aria è ancora fresca quasi pungente. In Monza i viali alberati con piante ornamentali sono in fiore. Secondo la previsione i pollini più temibili per l’allergico rimangono in questa stagione i pollini di Cipresso che sono ai livelli massimi.
Finita la fioritura del Nocciolo e dell’Ontano dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane la fioritura della Betulla (controlliamo gli amenti delle piante cittadine).
Alcune specie di graminacee, che sono piante annuali, iniziano a fiorire, ma le concentrazioni di polline non sono ancora in grado di dare fastidio all’allergico.
Meteo
Tempo stabile con cielo sereno o con poche nuvole.
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
Tra la metà di marzo e la fine di aprile tutti gli alberi da frutto producono la fioritura: incominciano i peschi e i susini, seguono i ciliegi e gli albicocchi, poi i peri, quindi i meli e i cotogni, infine i kiwi.
Per riprodursi, le piante producono polline: all’interno di queste cellule si formano i gameti maschili, responsabili della fecondazione del seme femminile.
I pollini si dividono in:
Anemofili (trasportati dal vento): la maggior parte dei pollini con importanza allergologica, proviene da piante anemofile. Queste piante, affidano al vento la diffusione dei loro granuli pollinici, prodotti in grande quantità affinché raggiungano e fecondino i gameti femminili della stessa specie anche a distanze considerevoli.
Entomofili (trasportati dagli insetti): il polline è liberato dalle piante entomofile in piccole quantità e viene trasportato, inconsapevolmente, dagli insetti su un altro fiore della stessa specie. Questi granuli pollinici rivestono scarsa importanza allergologica, in quanto poco concentrati nell’atmosfera (sono più pesanti). Tuttavia, possono essere responsabili di allergia in circostanze particolari, come ad esempio in soggetti frequentemente esposti a tali piante (come giardinieri e fioristi).
2 Pollini e Meteo dal 17 al 24 febbraio
Continua, in queste settimane, la diffusione dei pollini stagionali (Nocciolo, Ontano, Cipresso).
Sono anche segnalate basse concentrazioni di pollini di Olmo e Pioppo.
Le scarse piogge hanno ridotto in alcune situazioni la concentrazione di pollini in atmosfera, ma i venti di questi giorni hanno trasportato anche in città i pollini.
NON TUTTI RICORDANO CHE … Oltre ai pollini presenti in atmosfera, ci sono altre situazioni che espongono gli allergici ai pollini?
Spesso, senza volerlo, ci introduciamo i pollini in casa. Questo si verifica ad esempio, quando acquistiamo delle composizioni floreali che contengono, in questo periodo, amenti di nocciolo, ontano ecc.
Perché è necessario, per l’allergico, conoscere a che polline è allergico?
Se si ha raffreddore o asma causati dai pollini, è importante conoscere a quali pollini si è allergici. In questo modo si possono seguire le informazioni dei diari pollinici relativi alla residenza o al luogo dove ci si trova e programmare le vacanze in luoghi e in periodi dove non ci sono i pollini verso cui si è allergici. Di conseguenza non solo si assumeranno i farmaci in maniera tempestiva e corretta, ma si potranno mettere in atto, in maniera ottimale, tutti i consigli dati in sede di visita e riportati in questa rubrica e riassunti nell’applicazione o sul mio sito.
Quali le terapie per il raffreddore allergico?
Il trattamento principe in allergologia è l’allontanamento dall’allergene (vedi consigli).
Quando ciò non fosse possibile si deve ricorrere ai farmaci sintomatici (antistaminici, broncodilatatori, vasocostrittori, steroidi, immunosoppressori ecc) e/o al trattamento specifico o vaccino. Con oggi iniziamo a parlare del vaccino.
Poco è cambiato dal punto di vista concettuale da quando i pionieri di questa terapia l’hanno messa in pratica.
- Curtis nel 1900 eseguì il primo tentativo di desensibilizzazione con il polline di Ambrosia.
L.Noon e J. Freeman, nel 1906 trattarono i pazienti contro i pollini di graminacee.
Il metodo L.Noon e J. Freeman, valido ancor oggi, consiste nel somministrare in quantità ridotte, ma crescenti, l’allergene responsabile delle manifestazioni allergiche.
Gli esiti clinici, fin da subito favorevoli, furono pubblicati sulla prestigiosa rivista “The Lancet “e portarono a un’utilizzazione estesa dell’ITS nella sua forma sottocutanea (SCIT) per tutto il Novecento, nonostante le scarse conoscenze scientifiche dei meccanismi immunologici.
Accanto alla somministrazione classica sottocutanea (sc), negli ultimi 30 anni sono state sperimentate altre vie di assunzione: orale, inalatoria e ora sublinguale.
La via di somministrazione sc, con iniezioni praticate nel sottocute del braccio, è ancora praticata diffusamente anche se, alcuni specialisti, la riservano per allergeni particolari (veleno di imenotteri, allergeni rari, ecc).
Oggi, visto che è stato dimostrato che i risultati sono sovrapponibili, la terapia sc viene via via soppiantata dalla somministrazione per via sublinguale. (segue)
1/2022 Previsione della diffusione dei pollini dal 31 gennaio al 10 febbraio
Con oggi riprendiamo la pubblicazione delle previsioni della concentrazione dei pollini in atmosfera. Il nostro riferimento è Monza, ci avvaliamo dei dati statistici, dei valori di monitoraggi dei pollini riportati nel web, dei sintomi riferiti dai pazienti e dell’osservazione della natura.
Anche se le temperature sono basse, nel mese di dicembre e gennaio sono state segnalate, dalle stazioni di monitoraggio pollinico, concentrazioni rilevanti di pollini di Nocciolo, Cipresso e Ontano. Le concentrazioni di questi pollini continueranno ad aumentare nella prima decade di febbraio.
Dalla settimana prossima oltre a riprendere la nostra rubrica di previsione dei pollini, cercheremo di rispondere ad alcune domande che vengono poste più facilmente dai pazienti durante le visite.
2 Definizioni e classificazione delle reazioni avverse a cibo.
- Definizioni e classificazione delle reazioni avverse a cibo.
Le reazioni avverse al cibo sono divise in: reazioni non tossiche, che dipendono dalla costituzione dell’individuo, e reazioni tossiche, che non dipendono dall’individuo ma dalla quantità (dose) di alimento/sostanza assunto, secondo quanto riportato nella tabella seguente.
Tabella 1.
Reazioni avverse al cibo
Reazioni non tossiche (dipendono da una suscettibilità individuale)
1) Intolleranze:
1.1) enzimatiche (dovute alla mancanza di un enzima; è il caso della carenza di lattasi negli intolleranti al lattosio)
1.2) farmacologiche (dovute alla presenza di una sostanza che ha un’azione farmacologica. È il caso della caffeina, che può dare ansia e attacchi di panico)
1.3) indefinite
2) Allergie:
2.1) IgE mediate (dovute alla presenza di anticorpi di classe IgE. Caso tipico è l’orticaria: l’alimento reagisce specificatamente con questi anticorpi).
2.2) non IgE mediate (dovute a meccanismi immunologici diversi da quelli IgE mediati)
3) Intossicazioni (non dipendono dall’individuo, ma dalla dose)
N.B. Le nozioni presenti in questo testo provengono dalla letteratura scientifica e da documenti ufficiali del Ministero della Salute.
- Reazioni tossiche
Le reazioni tossiche al cibo, al contrario delle intolleranze e delle allergie,
- non dipendono dall’individuo ma dalla dose di sostanza tossica ingerita
- possono provocare sintomi analoghi a quelli delle intolleranze e delle allergie
Riporto un elenco che mi sembra, pur essendo datato, abbastanza completo (tabella 2), basato sul lavoro di Taylor (Taylor S.L.: Food toxicology. In: Metcalfe W., Sampson H., Simon R.A., Edts, Food allergy, 2nd edition, Blackwell,
Cambridge, USA, 1997, p.485).
Tabella 2
A) Reazioni tossiche al cibo
- Intossicazioni causate da sostanze chimiche sintetiche aggiunte ai cibi
- Additivi: sostanze messe appositamente nel cibo per conservazione, correggere il sapore, colorare, etc
- Prodotti per l’agricoltura: insetticidi, erbicidi, fungicidi, fertilizzanti
- Antibiotici somministrati agli animali durante il loro allevamento
- Metalli che possono essere ceduti da contenitori e materiali di imballaggio:piombo, stagno, rame, zinco
- Inquinanti industriali: bifenili policlorurati (PCBs), bifenili polibromurati (PBBs), mercurio
B) Intossicazioni causate da sostanze chimiche naturali presenti o che si producono nei cibi
- Contaminanti prodotti da vari generi di alghe e da batteri marini
- Micotossine. Tossici prodotti da muffe
- Veleni naturali contenuti in animali, piante, funghi
- Reazioni tossiche dovute a tossine (tossine del botulino e dello stafilococco aureo)
- Disturbi causati da scombridi (p.e. tonno, sgombro) e altri pesci, quando batteri marini ne decarbossilano l’istidina, a causa d’impropria refrigerazione
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Curiosità
- Si calcola che oggi nel cibo vengano usati da 2.000 a 20.000 tipi di additivi secondo differenti stime, con un consumo annuo pro capite molto elevato nei paesi industrializzati. È stato calcolato che il consumo pro capite negli Stati Uniti e in Inghilterra è di 8-9 kg circa annui; in Italia, invece, è di circa 5 kg.
Gli additivi, che possono essere presenti anche in farmaci e cosmetici, hanno come sigla stabilita dalla Comunità Europea la lettera E, iniziale d’Europa, seguita da un numero (“E numbers”).
- Avvelenamenti particolari:
- avvelenamento da ciguatera, una tossina prodotta da alghe ingerite dai pesci, che provoca segni gastrointestinali e neurologici;
- avvelenamento da tossine prodotte da alcune alghe ingerite dai crostacei, che provocano paralisi o amnesia o diarrea;
- avvelenamento da una tossina prodotta da batteri marini, che si concentra nel fegato, altri visceri e uova del pesce palla, e che provoca segni gastrointestinali e neurologici e spesso morte
N.B. Le nozioni presenti in questo testo provengono dalla letteratura scientifica e da documenti ufficiali del Ministero della Salute.
1 Reazioni avverse agli alimenti – Introduzione
Come richiestomi, riprendiamo oggi a parlare delle allergie alimentari, o meglio del capitolo più ampio che chiameremo “Reazioni avverse agli alimenti”.
AVVERTENZA
Conoscere queste informazioni può chiarire l’origine di sintomi prima inspiegabili o sottovalutati e/o prevenire eventi spiacevoli che possono verificarsi in qualunque momento della vita. Rivolgendovi ad un allergologo, riceverete tutte le informazioni e le indicazioni necessarie su come è bene comportarsi in questi casi. Ma nulla potrà sostituire la vostra attenzione e perspicacia. È importante tenere conto che nuovi sintomi allergici possono comparire in qualunque momento della vita.
INTRODUZIONE
Le prime osservazioni conosciute sui disturbi legati all’ingestione del cibo sono molto antiche. Ippocrate (460 a.C. – 377 a.C.) aveva già osservato che l’ingestione di latte vaccino può provocare turbe gastriche, orticaria e cefalea.
Lucrezio (98 a. C. – 55 a.C.) affermava che quello che per un individuo è cibo, per un altro può essere veleno.
Paracelso (1493-1541) sosteneva che tutto è veleno, nulla è veleno. È la dose che determina la velenosità di una sostanza.
L’argomento, pur studiato da anni, è tra i più difficili da trattare, perché, alla complessità e alla scarsa conoscenza scientifica, si aggiunge una grande disinformazione sul significato dei termini. Essendo questo blog indirizzato prevalentemente a informare i pazienti affidatimi, cercherò di illustrare il problema parlando delle reazioni avverse agli alimenti, chiarendo da subito che tra le reazioni avverse ai cibi le forme allergiche rappresentano una bassa percentuale.
La mia presentazione non partirà dal sintomo, cioè dal disturbo che manifesta il paziente, ma dalle cause.
Seguendo una classificazione internazionale, le reazioni avverse agli alimenti saranno suddivise in:
-Allergiche
-da intolleranza
-da tossicità
-da ipersensibilità.
Spesso i pazienti mi chiedono informazioni riguardo l’attendibilità di un test rispetto ad un altro. Questo capitolo, che è forse quello che mi sta più a cuore, riguarda gli esami in grado di studiare il problema e qui ne sentiremo “delle belle”.
N.B. Le nozioni presenti in questo testo provengono dalla letteratura scientifica e da documenti ufficiali del Ministero della Salute.