Gio, 01/29/2015
I pazienti che assumono terapie devono essere informati dell’interferenza dei farmaci con alcuni alimenti assunti.
Alcuni farmaci, infatti, sono in grado di ridurre il catabolismo (la distruzione, la detossicazione) delle amine (ad es istamina) favorendone l’accumulo nell’organismo, con la conseguente manifestazione dei sintomi allergici [orticaria, congiuntivite, raffreddore, asma, etc.].
È il caso dei farmaci inibitori della monoamino-ossidasi (MAO) che hanno sigla IMAO.
Chi è in terapia con questi farmaci dovrà evitare l’assunzione di alimenti ricchi di monoamine come: formaggi, aringhe marinate, cioccolato, lievito, vino, birra, salse derivate dalla soia ma anche fegato di pollo, fichi in scatola, uvetta, banana, avocado, carni trattate per renderle più tenere, panna acida, fave.
È quindi importante leggere bene il biglietto informativo allegato ai farmaci.
Esempio: cosa troviamo indicato nel foglietto illustrativo di Margyl® (fenelzina) riguardo all’interazione con alimenti L’ingestione di cibo con un alto contenuto di tiramina e di altre amine vasoattive può causare crisi ipertensive. Infatti anche queste amine sono metabolizzate dall’enzima monoamino ossidasi, la cui inibizione comporta un aumento dell’effetto pressorio della tiramina, normalmente contenuta in molti cibi. È importante sottolineare che non è la semplice presenza di tiramina (o di altre amine vasoattive) ad essere controindicata, ma piuttosto l’assunzione di elevate quantità della sostanza, presente in particolare concentrazione nei seguenti cibi:
• formaggi stagionati; • insaccati (compresa bresaola); • alcolici (in particolare vino rosso e birra anche analcolica); • caffè, the, cioccolata in gran quantità; • fave; • fegato; • carni, pesce o legumi trattati mediante processi di liofilizzazione, conservazione in scatola o sott’olio o aceto, affumicazione (questi cibi possono contenere tiramina derivata dalla tirosina come risultato di questi processi e quindi devono essere evitati); • calamari.
Questi cibi devono essere evitati. Altri cibi contenenti moderate quantità di tiramina o altre amine vasoattive possono essere consumati in piccole quantità (es.: cioccolata). La reazione fra fenelzina e questi cibi è ben conosciuta e gli episodi ipertensivi sono molto rari. Nel caso si verifichino, l’ipertensione deve essere immediatamente controllata mediante somministrazione endovenosa lenta di 5 mg – 10 mg di fentolamina. Il farmaco deve essere somministrato lentamente per evitare un eccessivo effetto ipotensivo”. |
N.B. Le nozioni presenti in questo testo provengono dalla letteratura scientifica e da documenti ufficiali del Ministero della Salute.