Cielo in prevalenza sereno con possibilità di precipitazioni da sabato sera.
Temperature massime in lieve aumento, attorno ai 23 gradi fino a sabato, poi il tempo rimane incerto da domenica a giovedì prossimo con possibilità di piogge e diminuzione della temperatura.
Si prevedono ulteriori aumenti nelle concentrazioni polliniche di Betulla e Quercia.
Le graminacee, pur già in fioritura, non sono ancora in grado di diffondere polline in abbondanza. Esse comprendono tra le 5000 e le 9000 specie di cui circa 350 italiane. Quelle che fioriscono per prime , secondo i botanici, producono poco polline. La stagione delle graminacee andrà comunque intensificandosi nei prossimi giorni a causa della combinazione di pioggia e sole …
Anche le urticacee (Parietaria) sono in fiore tuttavia i livelli di pollini non sembrano capaci, a Monza, di indurre sintomi nei soggetti allergici se non in prossimità di mura ricoperte da tali piante.
Stabili su alti livelli i pollini di Platano, mentre una diminuzione è attesa per i pollini di Frassino.
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
… non tutti i sintomi che avvertiamo in questo periodo sono da attribuire all’allergia.
L’irritabilità, lo stress eccessivo, la difficoltà ad alzarsi dal letto, la stanchezza eccessiva e gli sbalzi d’umore in questo periodo sono patrimonio di almeno il sessanta per cento degli italiani. I rimedi sono svariati. Sembra che l’obiettivo, necessario per tutti, sia il ridurre tutto ciò che affatica l’organismo: non eccesso di sport, non eccesso di alimenti. Privilegiare i cibi ricchi in proteine oltre a frutta e verdura e bere tanta acqua per aiutare l’organismo a disintossicarsi.
IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ANTI-ALLERGICA o VACCINO ANTIALLERGICO
Posso assumere le medicine anti allergiche mentre assumo il vaccino?
Questa è una domanda molto frequente. I pazienti facilmente dimenticano che il vaccino antiallergico non è un sintomatico. Paradossalmente l’assunzione del vaccino antiallergico potrebbe, all’inizio della terapia, far aumentare i sintomi in quanto ciò che si assume è il polline verso cui si è allergici.
Abbiamo detto che il vaccino antiallergico non deve essere somministrato a tutti i pazienti allergici, ma, attenendosi alle linee guida, solo a quei pazienti che non hanno risposto alla bonifica ambientale (allontanamento dall’allergene), alla somministrazione di anti-istaminici e che abbiano una sintomatologia persistente e, o intermittente grave.
Il vaccino è un arma in più. Quindi oltre ad assumere il vaccino secondo le indicazioni, è importante utilizzare i farmaci prescritti in sede di visita nei tempi e nei modi consigliati. Solo nelle stagioni successive, se il vaccino è stato efficace, potrà essere ridotta l’assunzione dei farmaci sintomatici.
Nella mia esperienza, nei primi due anni di terapia specifica si ha una attenuazione dei sintomi con uso di tutti i presidi terapeutici; dal terzo anno di immunoterapia specifica, si ha una significativa riduzione dell’assunzione di farmaci sintomatici. Nei più fortunati non ci sono più sintomi e neppure la necessità di usare sintomatici, se non occasionalmente.
Colgo l’occasione per augurare a tutti Buona Pasqua