Pollini e spore
L’alternarsi di pioggia e sole contribuiscono all’esplosione della natura e conseguentemente alla diffusione dei pollini nell’atmosfera; è consigliabile continuare il trattamento in atto secondo la prescrizione fornita in sede di visita.
In questo periodo il polline più rilevante rimane quello di graminacee. Sono anche in fioritura la Plantago Lanceolata (Lanciuola), la Parietaria, con concentrazioni significative di quest’ultima e le Oleacee (Olivo). Stabili le spore di Alternaria.
Segnalo, per chi si reca nelle località di montagna e fosse allergico ai pollini di Castagno, che il Castagno è in fiore.
Meteo
Si prevede una settimana di sole con rari piovaschi e temporali nelle ore serali
7 a NON TUTTI RICORDANO CHE … come si arriva dire che un’asma è allergica?
Un tempo si distingueva l’asma intrinseca, legata a una condizione del soggetto e l’asma estrinseca, dovuta cioè a una causa esterna. In questa seconda categoria veniva inserita l’asma di natura allergica. Come tutte le semplificazioni questa distinzione non spiega correttamente le attuali conoscenze sull’asma.
Ancora oggi non sappiamo se la condizione allergica viene prima dell’asma o semplicemente la condizione allergica fa da grilletto (trigger) per scatenare l’asma. Probabilmente esistono entrambe le condizioni.
Fatta questa doverosa premessa, per fare diagnosi di asma allergica si deve cogliere con l’anamnesi (la raccolta della storia clinica) la relazione tra “qualche cosa” e il manifestarsi dell’asma. L’esecuzione di test, cutanei o sierologici, ci aiutano a indirizzare la diagnosi. In casi particolari, come in ambito professionale, valutato il test arresto ripresa positivo (la persona al lavoro manifesta asma, allontanandosi dal lavoro l’asma regredisce, ritornando al lavoro manifesta nuovamente l’asma), si può effettuare il test di esposizione con il materiale in uso lavorativo per verificare se l’esposizione, a una delle sostanze lavorative, causa l’asma.
Un esame utile per confermare la natura di asma allergica/eosinofila è la misurazione del FeNO (vedi post 3 e seguenti).
In sintesi per fare diagnosi di asma allergica è fondamentale la storia del paziente e l’esecuzione di test appropriati.
8a NON TUTTI RICORDANO CHE … come si cura l’asma?
Il trattamento dell’asma varia a seconda della gravità: a volte sono sufficienti delle norme comportamentali e l’uso occasionale del broncodilatatore, altre volte si deve ricorrere a più farmaci e, in alcuni casi, potrà essere necessario il ricovero ospedaliero.
Chi volesse approfondire l’argomento può collegarsi a questo link.
È importante, per non avere recidive, seguire le indicazioni date in sede di visita, dallo pneumologo e /o dall’allergologo, e di non sospendere i farmaci di propria iniziativa.
Per verificare se l’asma allergico è controllato dalla terapia in atto, oltre alla storia clinica e alla spirometria è opportuno misurare il FeNO (Flusso espiratorio dell’ossido di azoto). Come già riportato in questo sito, la misurazione del FeNO è oggi una metodica di semplice esecuzione ambulatoriale che diventa fondamentale per monitorare l’adeguata aderenza/risposta alla terapia steroidea nel soggetto affetto da asma allergico.