Ven, 02/13/2015
Nella persona intollerante al lattosio, il consumo di latte e latticini e dei prodotti che lo contengono (creme, panna, burro non chiarificato, formaggi freschi e bevande a base di latte) causa una reazione non allergica che provoca disturbi gastrointestinali quali meteorismo (gonfiore) e dolori colici addominali, talvolta anche diarrea e spossatezza.
La causa è dovuta all’assenza o alla riduzione dell’enzima deputato alla digestione del lattosio, zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. Questo enzima, chiamato lattasi, accelera la scissione del lattosio nei due zuccheri che lo costituiscono: il galattosio ed il glucosio.
L’intolleranza al lattosio può essere primaria oppure secondaria e transitoria.
- Intolleranza al lattosio primaria: l’organismo non produce, o produce poca lattasi per un difetto genetico;
- Intolleranza al lattosio secondaria: l’organismo momentaneamente non produce, o produce poca lattasi. Si tratta di un’intolleranza transitoria. Essa può essere causata da:
- Mutazioni dietetiche improvvise. La lattasi, infatti, è considerata un enzima inducibile. In altre parole, quando si assume soltanto una modesta e saltuaria quantità di latte e latticini, lo stimolo è insufficiente per indurre la produzione di una quantità adeguata di lattasi.
- Infezioni batteriche e/o virali intestinali
- Trattamenti farmacologici
- Lesioni del tratto gastrointestinale come quelle causate dal Morbo di Crohn o da una celiachia ignorata e non trattata.
Il test che rivela l’intolleranza al lattosio è il test del respiro o breath test.
In presenza di una intolleranza al lattosio basta, si fa per dire, eliminare il lattosio dalla dieta per non avere più sintomi.
Come vedremo non è così semplice togliere il lattosio dalla dieta.
Per consentire l’utilizzo di latte anche a tutti coloro che soffrono di intolleranze nei suoi confronti, in commercio sono presenti latti e derivati delattosati in cui il lattosio si trova, per la maggior parte, già scisso in glucosio e galattosio.
Una volta stabilito che sei intollerante al lattosio, che fare?
Una volta fatta la diagnosi di intolleranza al lattosio, se non è assoluta, gli alimenti contenenti lattosio devono essere assunti in quantità controllata secondo la tolleranza individuale. Per stabilire il grado di tolleranza vengono fatte delle prove, ovvero si reintroducono quote crescenti di latte valutando la dose in grado di scatenare i sintomi.
In caso di intolleranza, può essere utile assumere, prima dei pasti contenenti lattosio, un integratore di lattasi. Attenzione: questo non sostituisce la dieta e non è una terapia!
Di seguito un elenco di alimenti contenenti lattosio, a basso contenuto di lattosio e privi di lattosio.
ALIMENTI CONTENENTI LATTOSIO
- Latte (intero scremato ecc.)
- Latte in polvere o condensato
- Panna
- Ricotta e latticini
- Formaggi spalmabili
- Gelati, eccettuati alcuni gelati alla frutta
- Bevande quali frappè e frullati
- Yogurt
ALIMENTI CONTENENTI PICCOLE QUANTITA’ DI LATTOSIO
- Latte addizionato con lattasi
- Burro
- Sorbetti
- Alimenti contenenti siero di latte
- Salumi
- Pane al latte o alcuni pani speciali (a volte la pasta della pizza)
- Formaggi stagionati
ALIMENTI PRIVI DI LATTOSIO
- Zuppe, minestre, riso
- Carne di tutti i tipi
- Pesce
- Pane comune
- Frutta
- Verdura
- Latte di soia, tofu
Lo yogurt contiene un contenuto di lattosio molto ridotto poiché il lattosio è utilizzato dai lactobacilli fermentativi. La presenza di lattosio dipende dal tipo di lactobacillo utilizzato.
Attenzione: se siete pazienti intolleranti al lattosio, è fondamentale leggere attentamente le etichette prima di consumare i prodotti preconfezionati. Assicuratevi che non siano presenti i seguenti ingredienti: lattosio, siero di latte, proteine del latte, latte in polvere, caseina.
Prima di intraprendere un percorso dietetico, è sempre necessario consultare un medico esperto.