Pollini e spore
Rimangono elevate le concentrazioni di pollini di graminacee, Parietaria, Olivo e Lanciola. Ricordo, per chi fosse allergico, che è presente, nelle vicine valli delle Prealpi, il polline di Castagno. Da segnalare, sempre nelle valli delle Prealpi, la presenza di polline di Ontano verde che cross reagisce con il polline di Betulla e di altre betulacee.
Meteo
Il tempo è in evoluzione verso il bello. Le temperature, nonostante qualche possibile temporale, sono in aumento e potrebbero superare, nella giornata di venerdì, i 30°C.
NON TUTTI RICORDANO CHE … come si cura l’asma?
Il trattamento dell’asma varia a seconda della gravità: a volte sono sufficienti delle norme comportamentali e l’uso occasionale del broncodilatatore, altre volte si deve ricorrere a più farmaci e, in alcuni casi, potrà essere necessario il ricovero ospedaliero.
Chi volesse approfondire l’argomento può collegarsi a questo link.
Cosa fare dopo una puntura di zanzara?
La lesione da puntura di zanzare è il pomfo, lesione edematosa evanescente del derma caratterizzata da un rilievo cutaneo tondeggiante e liscio, di colore rosso o bianco, con alone eritematoso e pruriginoso. Spesso al centro si vede la sede della puntura. Il prurito, che è il sintomo più caratteristico, tende a diminuire e a regredire con il pomfo, a seconda delle caratteristiche della zanzara e dell’individuo punto, in pochi minuti o ore. Non si protrae, solitamente, per più di 24 ore.
È vero che è sufficiente l’acqua fresca per la cura della puntura di zanzara?
Nel caso di una reazione normale l’impacco freddo o con cubetti di ghiaccio possono aiutare ad alleviare i sintomi. Se il prurito è particolarmente insistente potrà essere usata una crema all’idrocortisone o una crema antistaminica.
CITOLOGIA NASALE
Prima di parlare di citologia nasale, come per ogni altra metodica, è doveroso premettere che la diagnosi di qualsiasi patologia si basa innanzitutto nella raccolta attenta della storia del paziente (anamnesi). Senza la raccolta della storia del paziente, le possibilità di una corretta diagnosi si riduce molto. L’esame obiettivo e gli esami strumentali perfezionano la diagnosi in pochi casi. Solo pochi segni sono patognomonici per una patologia.
Alla diagnosi concorrono la storia clinica del paziente, l’esame obiettivo e gli esami strumentali. Questo spiega perché, ancora oggi, è preferibile rivolgersi al medico e non a internet o alla intelligenza artificiale.
Quando il paziente è inviato dall’allergologo per una rinite allergica, a prescindere dalla gravità e dalla intermittenza o persistenza della sintomatologia, è necessario effettuare una corretta diagnosi per offrire la migliore terapia. (1 segue)