Si prevedono condizioni di variabilità con nubi e piogge alternate a schiarite. Temperature stazionarie con massime sui 18-20 gradi e minime sui 10 gradi. Da domenica 26 è possibile una diminuzione di temperature accompagnata da precipitazioni irregolari.
L’incertezza del clima e l’assenza di un’ elevata insolazione manterrà deboli le quantità di pollini. Accanto ai pollini di Cipresso, Pioppo e Frassino, è tuttavia da prevedere la comparsa o l’incremento di pollini di Carpino della famiglia delle betulacee.
Attenzione
Vi ricordo che la terapia antiallergica è una terapia globale: si consiglia di seguire le indicazioni che si trovano a questo link.
NON TUTTI RICORDANO CHE …
Non tutti i pollini sono allergizzanti alla stessa maniera.
Inoltre l’importanza allergenica di un polline è influenzata da diversi fattori come:
- IL TRASPORTO
I polini trasportati per via aerea (anemofili) rivestono importanza allergologica per la maggior parte della popolazione. I pollini trasportati dagli insetti (trasporto per via entomofila) assumono importanza per chi lavora nell’ambito dell’agricoltura.
- LA DIFFUSIONE
Per essere importante un polline deve essere diffuso in quantità elevata.
- IL TEMPO DI FIORITURA
- Più è breve il tempo di fioritura e meno possibilità ha di sensibilizzare e di causare sintomi ai soggetti allergici.
- LA COMPOSIZIONE
Le caratteristiche chimiche (contenuto proteico) del polline sono fondamentali nel determinarne la allergenicità.
Tra i pollini di questo periodo hanno rilevanza allergenica i pollini di Cipresso e Frassino, mentre rivestono minore interesse i pollini di Pioppo e Carpino sia per la loro scarsa capacità allergenica, ma anche per la brevità, nella nostra città, del tempo di fioritura. Tutti gli alberi da frutta, che fioriscono tra la metà di marzo e la fine di aprile (i peschi e i susini, seguono i ciliegi e gli albicocchi, poi i peri, quindi i meli e i cotogni, infine i kiwi), hanno scarso significato allergologico in quanto i loro pollini sono trasportati per via entomofila e il tempo di fioritura è di pochi giorni.
Prendo lo spunto di questo discorso per dire che non si devono confondere i pollini di questa stagione con le inflorescenze, meglio sarebbe dire con i pappi, dei pioppi che compariranno più tardi e saranno fonte di fastidio per gli allergici, ma non per una propria capacità allergizzante.
IMMUNOTERAPIA SPECIFICA ANTI-ALLERGICA o VACCINO ANTIALLERGICO
Per quanto tempo deve essere assunto il vaccino antiallergico?
I tempi e le vie di assunzione dei vaccini dipendono dal tipo di vaccino e dalla decisione dell’allergologo in base a dei protocolli standardizzati per ogni allergene e per ogni casa produttrice.
Per quanti anni deve essere effettuato il vaccino?
Ci sono variabilità di vedute. Tuttavia, anche secondo la mia esperienza, sembra corretto proporre la terapia per un minimo di tre anni e un massimo di cinque anni. Personalmente sospendo il vaccino quando il paziente non assume più farmaci sintomatici da almeno due anni di terapia specifica. Il tempo medio di trattamento è di 4 anni. Non supero mai i 5 anni di terapia.