termoresistenza

Allergia alimentare – parte 7: proteine VICILINO SIMILI e LEGUMINO SIMILI

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Mar, 07/01/2014

Riassumendo i punti trattati dalla parte 2 alla parte 6, semplificando possiamo dire che ci sono delle molecole allergeniche poco stabili (ad esempio Bet v1 e profiline), che se assunte in modesta quantità nei soggetti allergici non causano reazioni gravi, e altre molecole più stabili, in grado di sopportare trattamenti termici e resistere all’acidità dello stomaco, che possono, seppure incostantemente, dare reazioni anche gravi e a distanza. È il caso degli L.T.P. (parte 5) e delle molecole di deposito (parte 6). [Read more…]

Allergia alimentare – parte 6: “Seed storage proteins” o Proteine di deposito

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Ven, 06/13/2014

Le proteine di deposito sono altamente stabili: resistono molto bene alla cottura e alla digestione gastrica. Queste caratteristiche le rendono più pericolose nei soggetti allergici, potendo indurre gravi reazioni, come lo shock anafilattico.

Tra queste, possiamo ricordare le Albumine 2 S, allergeni maggiori di senape, noce brasiliana, noce, ricino, sesamo, anacardio, girasole; si possono trovare anche come allergeni minori di arachide e nocciola.

L’allergene della noce brasiliana è responsabile anche delle reazioni allergiche alla soia transgenica.

In letteratura, sono segnalate cross-reazioni incostanti: sesamo/seme di papavero; girasole/senape; noce/nocciola. I soggetti allergici devono quindi fare attenzione a quei prodotti da forno che li contengono.

Allergia alimentare – parte 5: L.T.P. (Lipid Transfer Proteins)

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Gio, 06/05/2014

Le proteine dette L.T.P. (Lipid Transfer Proteins) sono allergeni termo e gastroresistenti e possono indurre sintomi allergici severi.

Se siete allergici alle L.T.P., potreste tuttavia tollerare la frutta sbucciata, poiché queste proteine si dispongono in superficie. Un caso tipico è quello della varietà pelosa della pesca, dove la L.T.P. è contenuta prevalentemente nella buccia. È molto probabile, inoltre, che gli allergici a tali proteine possano riscontrare reazioni allergiche importanti a succhi di frutta del commercio, a meno che non si tratti di quelli sterilizzati ad alte temperature e conservati in bottiglie di vetro.

Le L.T.P. sono presenti trasversalmente nelle rosacee (mela, pera, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, susina, mandorla, nespola), noci/nocciole, mais, uva, arachidi, senape, birra, frutto del gelso; ma potenzialmente anche arancia, asparago, broccolo, carota, castagna, fragola, grano, lattuga, limone, mandorla, melograno, orzo, pomodoro, riso, semi di girasole. La loro presenza trasversale è responsabile della cross reattività.

Allergia alimentare – parte 4: Alimenti che causano disturbi agli allergici a Compositae (Assenzio, Ambrosia, …)

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Gio, 05/08/2014

Se sapete di essere allergici alle Composite, ad esempio Assenzio e Ambrosia, è possibile che riscontriate anche una particolare sensibilità verso il sedano.

Il suo allergene è termoresistente e gastroresistente (resiste alla cottura e alla digestione), di conseguenza può provocare anche reazioni gravi.

Si sospetta che esso sia la causa di crisi allergiche importanti durante sforzi fisici dopo l’assunzione del sedano.

Per verificare la propria positività a questo allergene, il paziente si deve sottoporre al prik test o all’indagine allergologica molecolare.

Allergia alimentare – parte 3: Alimenti che causano disturbi agli allergici alle Profiline (Bet v 2, Phl. P 12, etc)

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Mer, 04/30/2014

Le Profiline comprendono proteine vegetali molto diffuse in natura e sono spesso cross-reattive: infatti, se siete allergici alle Profiline e vi sottoponete ai test cutanei, probabilmente risulterete allergici a quasi tutti i pollini testati.
Per quanto riguarda l’allergia alimentare, la proteina Profilina: [Read more…]

Allergia alimentare – parte 1: allergeni cross reattivi con pollini

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Lun, 04/07/2014

Numerose famiglie di allergeni alimentari sono presenti anche nei pollini.

Può esservi capitato che, dopo aver mangiato una mela, vi si sia gonfiato il labbro o abbiate sentito prurito alla lingua e alla gola. Il giorno successivo, mangiando una mela dello stesso tipo, non avete riscontrato lo stesso disturbo. [Read more…]